Resistenza, un altro modo di fare scuola

Una tradizione, ormai, lega a Melfi la rievocazione storica con l’impegno educativo e la partecipazione della scuola. Anche quest’anno il 25 Aprile non è racconto retorico ma rivisitazione pedagogica e civile.

Sono i ragazzi dell’Istituto Comprensivo “Ferrara-Marottoli” di Melfi (in particolare i ragazzi della scuola media classi 2^C-2^D-3^D) a impegnarsi quest’anno al teatro Ruggiero II in una performance che accompagna immagini, suoni, dialoghi e documenti per raccontare il travaglio storico italiano del fascismo e dell’antifascismo con particolare drammatica rievocazione della guerra e della restituzione all’Italia della libertà e della dignità nazionale.

spettacolo 1

I docenti che hanno contribuito al progetto sono stati la dirigente scolastica Maria Cirocco e i docenti Marianna  Di Bello e Antonella Di Benedetto (coordinatori dello stesso), Francesca Guantario, Giuseppina Latorre e Vincenzo Pantaleo.

Sul palco quasi settanta ragazzi in momenti corali e in dialoghi di ricostruzione storica che danno voce a figure come quella di Pertini, Nitti e di Marisa Ombra, all’epoca quindicenne staffetta partigiana ed oggi seduta in prima fila a teatro e vice Presidente nazionale dell’Anpi. Al sassofono Canio Coscia e alla chitarra Francesco Chieffo.

Commovente e sentita la ricostruzione con le voci dei giovani delle stragi di Marzabotto, di Sant’Anna di Stazzema e delle Fosse Ardeatine. Nelle figure di Nitti e Pertini l’antifascismo della vecchia generazione esule a rappresentare all’estero l’altra Italia e della nuova generazione combattente che tra prigioni ed evasioni gestirà l’insurrezione del Nord Italia.

Patrizia Nitti presidente dell’Associazione “Francesco Saverio Nitti” che, per iniziativa del suo direttore Gianluca Tartaglia ha promosso l’evento, ha detto: “Dobbiamo all’intuizione di un uomo di scuola come Mauro Tartaglia avere legato negli anni il nostro lavoro di riflessione storica e civile con la diretta partecipazione del mondo della scuola. I ragazzi, dai più piccoli ai più grandi, dimostrano che quando si consente di partecipare a contenuti veri c’è profonda partecipazione e che non è vero il presunto disinteresse dei giovani nei confronti della storia e della politica”.

Alla fine dell’applaudita recita Marisa Ombra, vice Presidente nazionale dell’Anpi, ha rivolto parole di ringraziamento ai ragazzi e agli insegnanti: “commossa per la precisione, l’intensità e la credibilità con cui i giovani hanno rappresentato una storia così complessa come è stata quella della lotta di liberazione”.

A tutti in conclusione il ringraziamento della Fondazione Nitti. “La storia della liberazione italiana –ha ricordato il Presidente Stefano Rolandoè storia di chi ha saputo scegliere e poi ha saputo ricostruire, una sorta di messaggio morale e civile che i ragazzi di Melfi mandano alla classe politica nazionale”.

 

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