25 Aprile a Melfi nel nome di Attilio Di Napoli

Una platea attenta e numerosa ha fatto da cornice alla presentazione del libro “Attilio Di Napoli” di Michele Strazza su “Attilio Di Napoli”, socialista, sindaco di Melfi, antifascista, politico illustre, al quale è stato dedicato il fitto calendario di eventi promosso dal comune di Melfi, dall’Associazione Nitti e dall’Anpi per celebrare il 70 anniversario della Liberazione.IMG_20150424_181211

E’ toccato al sindaco di Melfi, Livio Valvano, aprire l’incontro a nome degli organizzatori. “Nel ricordare la ricostruzione dell’Italia democratica e repubblicana nata dalla Resistenza- ha detto il sindaco di Melfi – vi è anche quello di riscoprire e divulgare personaggi e momenti di Storia locale che si inquadrano nel più ampio respiro della Storia Patria. Negli ultimi anni si è deciso di dedicare il 25 Aprile a figure locali che per impegno politico o sociale o culturale o umano hanno onorato e dato lustro alla nostra terra. L’anno scorso Eugenio Colorni, quest’anno Attilio Di Napoli, politico illustre, antifascista, sindaco e parlamentare di Melfi”. Moderata dalla giornalista Antonella Inciso, la presentazione del libro ha visto gli interventi dei relatori Michele Strazza, autore del libro, di Stefano Rolando, presidente della Fondazione Nitti, di Luigi Covatta, direttore di Mondo operaio, di Vincenzo Calò dell’Anpi nazionale e di Sonia Di Napoli, nipote dell’illustre politico.IMG_20150424_181034

Secondo l’autore del volume “Attilio Di napoli fu personaggio di spicco del socialismo regionale e nazionale che ha attraversato due secoli rimanendo sempre fedele alle proprie idee e al proprio credo politico. Considerato sovversivo dal conservatorismo borghese e pericoloso dal fascismo, nel dopoguerra riprese il suo posto nella costruzione della nuova democrazia. Il testo, attraverso una ricca documentazione d’archivio, bibliografica e pubblicistica, intende ripercorrere la sua vicenda umana all’interno dei cambiamenti sociali e culturali di un’epoca. Ricordarne la figura oggi, in tempi d’ipocrisia e trasformismo, vuole essere un tributo ad uno strenuo difensore degli ultimi e degli esclusi”.

Per Covatta “la figura di Di Napoli testimonia il radicamento del movimento socialista nel Sud . Ricordarlo oggi significa rendere omaggio a quella resistenza silenziosa senza la quale neanche il vento del nord avrebbe potuto spazzare via la dittatura e conquistare la Repubblica e la democrazia”.

Secondo Stefano Rolando “Nitti e Di Napoli appartengono ad una storia difficile. Entrambi sono parte del patrimonio simbolico collettivo di Melfi, del suo territorio, della ricostruzione intera dell’Italia. Con diverse responsabilità rappresentano una certa intransigenza e un certo pensiero del futuro. Ricordare questa storia oggi è un contributo contro il taglio della memoria e per la nostra identità  democratica e civile”.

“L’anpi – ha affermato Vincenzo Calò-ringrazia per la condivisione di quei valori  che  richiamano alla migliore tradizione del nostro Paese  e che oggi ritornano ad essere quanto mai attuali. Di Napoli è uno di quegli uomini che ancora oggi sono l’orgoglio della terra di Basilicata per  quello che hanno dato alle vecchie e nuove generazioni”. Sonia Di Napoli, nipote di Attilio, ha concluso la presenzione del libro dedicato a suo nonno. “Come quando si setaccia la sabbia affinché rimangano solo le pepite- ha detto- così di questa giornata dedicata ad Attilio Di Napoli spero rimanga a ciascun partecipante l’esempio di passione partigiana intesa come capacità di schierarsi, di coerenza intesa come adesione al proprio Sé e di coraggio che nonno Attilio ci ha indicato con la sua vita”.IMG_20150425_113109 (1)

Il 25 aprile, invece, si è tenuto il corteo cittadino che si è concluso davanti alla stele di Attilio Di Napoli con gli  interventi di Patrizia Nitti, presidente dell’Associazione Nitti, Peppino Brascia, presidente dell’Anpi di Melfi, del sindaco Livio Valvano e di Bruno Di Napoli, pronipote di Attilio.

 

 

 

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