Terzo appuntamento “Nitti &”

COMUNICATO STAMPA

conferenza Nitti & Sturzo 001Terzo appuntamento del ciclo di eventi “Nitti &” organizzato dall’Ass. Nitti. Il rapporto tra Nitti e Sturzo nella lezione del Prof. Giampaolo D’Andrea

Prosegue con successo l’evento “Nitti&”, ciclo di conferenze sullo statista lucano in rapporto con altre personalità significative del suo tempo, organizzato dall’Associazione “Francesco Saverio Nitti” (sodalizio tra persone, membro fondatore della Fondazione Nitti costituita insieme alle istituzioni nazionali e territoriali). Dopo la conferenza d’esordio su “Nitti & Fortunato”, tenuta dal prof. Francesco Barbagallo, e quella su “Nitti & Salvemini” della prof.ssa Leandra D’Antone, anche il terzo appuntamento su “Nitti & Sturzo” ha riscosso l’interesse del pubblico accorso numeroso all’auditorium del centro culturale di Melfi dedicato allo statista. Relatore della conferenza è stato il Prof. Giampaolo D’Andrea, docente di Storia contemporanea all’Università della Basilicata ed attuale Sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento. L’incontro, introdotto dal Sindaco di Melfi dott. Livio Valvano e dal dott. Gianluca Tartaglia direttore dell’Associazione Nitti, è stato arricchito dalla lettura di alcuni testi da parte dell’attore Gennaro Tritto. Mettendo a confronto i profili di due grandi personaggi che hanno animato il dibattito politico del Paese, il Prof. D’Andrea ha sottolineato come “ Le vite di Francesco Saverio Nitti e Luigi Sturzo, sostanzialmente parallele, coprono un arco di tempo che va dall’ultimo quarto del secolo XIX alla prima metà di quello successivo, la loro attività di politici e di studiosi si svolge tra la crisi di fine ottoceconferenza Nitti & Sturzo 012nto e gli anni ’50, passando attraverso l’età giolittiana, la I^ guerra mondiale e l’agitatissimo dopoguerra, la dittatura fascista, l’esilio, la seconda guerra mondiale, il ritorno alla pace e, con la ripresa della vita democratica, il rientro in patria, con un supplemento di impegno diretto politico-istituzionale. Per entrambi il meridionalismo fu il motore di una elaborazione di largo respiro, una chiave di lettura della storia italiana dall’Unità in avanti, non una componente settoriale dell’attività di studio ed influenzò in maniera selettiva e determinante scelte e posizioni. Pur nella differenza degli approcci metodologici (prevalentemente economico-finanziario per lo statista lucano, di tipo sociologico per il fondatore del Partito popolare) si registrarono sin dalla pubblicazione di Nord e Sud significative convergenze, tanto da indurre la gran parte degli studiosi ( in particolare Manlio Rossi Doria e Gabriele De Rosa) a collocarli nella stessa “corrente”, quella di coloro che, senza sottovalutare la gravità della situazione di partenza, si sforzano di identificare gli elementi positivi, pur presenti, a partire dai quali impostare subito una politica nuova di graduale risoluzione dei problemi del mezzogiorno. Nel 1919 diffidenze ed incomprensioni, probabilmente non insuperabili, non consentirono ad entrambi di giocare fino in fondo la carta decisiva di una collaborazione politico -parlamentare che avrebbe verosimilmente dischiuso diverse prospettive al Paese impantanatosi in una crisi senza precedenti. Vissero entrambi la dura esperienza delle intimidazioni fasciste e conseguentemente l’amarezza del volontario esilio, prima in Svizzera e poi in Francia per Nitti, a Londra per Sturzo. Intensificarono i loro rapporti epistolari, influenzando moltissimo gli altri esuli italiani, e dettero ulteriore impulso ad un confronto culturale di altissimo livello, che contribuì a preparare la strada al ritorno della democrazia in Italia ed in Europa. Dopo la seconda guerra mondiale, rientrarono in patria a pochi mesi di distanza e ripresero la loro battaglia. Trovarono un Paese molto cambiato, ma erano molto cambiati anche loro. Li accomunò un atteggiamento critico nei confronti di diverse scelte che andavano maturando in quegli anni, a partire dalla ratifica del Trattato di pace. Nel 1952 si trovarono l’uno contro l’altro per le elezioni comunali di Roma, Nitti quale capolista di una coalizione che comprendeva comunisti e socialisti e Sturzo, quale promotore, su richiesta di ambienti vaticani, dell’operazione ricordata con il suo nome di organizzare una alleanza moderata estesa a monarchici e missini. A quanto pare senza troppa convinzione per entrambi”.

L’evento “Nitti &” proseguirà con il seguente calendario:
· 15 Dicembre “Nitti & Gramsci”. Relatore Prof. Giuseppe Vacca, Fondazione Gramsci
· 12 Gennaio “ Nitti & Di Napoli”. Relatore Prof. Enzo Navazio, Ass. Amici della Biblioteca Nitti

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