LA SCUOLA ITALIANA AL CENTRO DELL’INCONTRO CON MARCO ROSSI DORIA

L’auditorium gremito del centro culturale Nitti di Melfi ha fatto da degna cornice all’incontro su “La Scuola coraggiosa” con Marco Rossi Doria, secondo appuntamento di “Noi in Italia. Opportunità e rischi. Tre temi nittiani” ciclo di incontri pubblici organizzato dall’Associazione “Francesco Saverio Nitti” .10491131_10204079892228818_7574589203859094474_n

Presenti, tra gli altri, il sindaco di Melfi Livio Valvano, il vescovo della diocesi di Melfi-Rapolla e Venosa S.E. Mons.Gianfranco Tudisco e  Marina Rossi Doria, nata nella cittadina normanna durante il periodo di confino del padre Manlio Rossi Doria insigne economista, meridionalista e antifascista.

Introdotti da Gianluca Tartaglia, direttore dell’Associazione, i lavori si sono aperti con un documento filmato relativo ad una esperienza didattica realizzata nella scuola elementare Nitti di Melfi negli anni ’70.

Nel corso dell’ incontro Marco Rossi Doria, già Sottosegretario all’Istruzione nei Governi Monti e Letta, sollecitato dalle domande di Giovanni Vetritto, dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha affrontato i maggiori temi della scuola italiana: la necessità di far evolvere il modello educativo, quello dell’innovazione dei metodi d’insegnamento in senso laboratoriale, il ruolo dei diversi attori del sistema educativo, il dibattito accesissimo sul tema della valutazione. Ne è emerso il quadro di una scuola che resiste, che ha  a volte risultati superiori agli investimenti che riceve, ma che ha bisogno di un forte impegno della classi dirigenti per compiere il salto di qualità di cui il Paese ha bisogno.

Alla fine dell’incontro Marco Rossi Doria ha dichiarato:”Il Mezzogiorno d’Italia ha una storia come questa di Melfi e una vitalità delle istituzioni scolastiche e del mondo educativo che sono una risorsa straordinaria. Un’innovazione coraggiosa dell’istruzione e della formazione è possibile. Questo non significa che sia facile. Tuttavia se facciamo comunità sono possibili le trasformazioni necessarie per migliorare l’apprendimento di tutti”.

 

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